Pianta erbacea perenne, con fusto eretto e cavo, solcato da scalanature; può raggiungere i 150 cm. di altezza. Ha foglie opposte, imparipennate, picciolate, provviste di denti marcati. Il rizoma è brunastro; i fiori appaiono in primavera estate riuniti in cime ombrelliformi bianco rosate. Il frutto è sormontato da un piumetto. Tutta la pianta ha un odore gradevole e caratteristico.
Proprietà valeriana
DROGA: il rizoma, e le radici, fresco o essicato, raccolto in primavera o in autunno da piante di due anni almeno. Vanno conservati in recipeinti di vetro, in luogo fresco ed asciutto.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: IRIDOIDI, OLIO ESSENZIALE (ACIDO ISO-VALERENICO), VALERENALE, BORNIL ACETATO, ACIDO CLOROGENICO.
Utilizzo: E’ la pianta delle “mille e una notte”! Si utilizza la radice che è ricchissima di oli essenziali e di acido valerianico. Ha proprietà SEDATIVE, ANTISPASMODICHE, ANSIOLITICHE, SONNIFERE e ANALGESICHE. La sua azione interessa il sistema nervoso centrale e quello vegetativo, riducendo il tempo di induzione del sonno. Si somministra in infuso, da consumare prima di andare a letto; l’azione congiunta delle sostanze in essa contenute produce effetti rilassanti che migliorano l’umore e la concentrazione e favoriscono l’addormentamento incrementando la qualità del sonno. Le compresse imbevute nel decotto, sono ottime per un uso esterno, in caso di nevralgie e contusioni. La valeriana è usata con successo anche nelle cure di disintossicazione dal tabacco; calmano l’ansia ed il nervosismo che accompagnano la disassuefazione.
AVVERTENZE: l’assunzione in grandi quantità di Valeriana può produrre una lieve riduzione dell’attenzione. Non ci sono controindicazioni se l’uso avviene in dosi terapeutiche corrette. Non associare con farmaci depressivi del sistema nervoso centrale.
CURIOSITA’: Il nome del genere deriva dal latino “valere” che signifiuca star bene. E’ chiamata volgarmente “erba gatta” perchè particolarmente gradida dai gatti che vi si strofinano molto volentieri. l’uso terapeutico della pianta era già molto noto nella civiltà Greca e romana.
Esigenze culturali
La valeriana è una pianta perenne che richiede alcune esigenze culturali specifiche per crescere sana e forte. Innanzitutto, preferisce un terreno fertile, ben drenato e umido, con una buona quantità di sostanza organica. È importante anche che il terreno sia leggermente acido, con un pH tra 5,5 e 7. La valeriana cresce bene in una posizione parzialmente ombreggiata, ma può tollerare anche il sole diretto in climi più freschi.
La valeriana ha bisogno di essere innaffiata regolarmente, soprattutto durante i periodi di siccità. Tuttavia, il terreno non deve essere mai troppo bagnato, poiché la pianta può soffrire di marciume delle radici. È consigliabile anche mantenere il terreno libero dalle erbacce e dalle piante invasori, in modo da evitare di limitare lo sviluppo delle radici.
Per quanto riguarda la concimazione, la valeriana ha bisogno di una buona quantità di nutrimento per crescere sana e forte. Si può applicare del concime organico come il letame, il compost o la farina di ossa alla base delle piante, oppure utilizzare un concime specifico per piante aromatiche. È importante evitare l’uso di concimi troppo ricchi di azoto, che possono favorire lo sviluppo delle foglie a discapito dei fiori.
Infine, la valeriana ha bisogno di essere potata regolarmente per mantenere la forma e favorire la crescita di nuovi germogli. Si può tagliare la pianta a circa 10-15 cm dal suolo in autunno, per stimolare la crescita di nuove foglie e fiori la primavera successiva.
Quando e come seminare la valeriana nell’orto
La valeriana è una pianta erbacea perenne che può essere facilmente coltivata a partire dai semi. La semina della valeriana può essere effettuata in diversi periodi dell’anno, a seconda delle esigenze e delle condizioni climatiche della propria zona. Tuttavia, in generale, la valeriana viene seminata preferibilmente in primavera o in autunno.
Per la semina, è importante scegliere un terreno ben drenato e soffice, che sia stato precedentemente arricchito con concime organico. Una volta preparato il terreno, si possono disporre i semi di valeriana a distanza di qualche centimetro l’uno dall’altro, cercando di coprirli leggermente con un sottile strato di terriccio. È inoltre importante tenere il terreno sempre umido durante la fase di germinazione, che può richiedere dai 10 ai 14 giorni.
Dopo la germinazione, le piantine di valeriana possono essere diradate, lasciando una distanza di almeno 30 centimetri tra una pianta e l’altra. In questo modo, le piantine avranno abbastanza spazio per crescere e svilupparsi in modo sano e robusto. In seguito, sarà necessario annaffiare regolarmente la valeriana e concimare il terreno ogni 4-6 settimane con un fertilizzante a base di azoto, per favorire una crescita rigogliosa e una maggiore produzione di foglie.