Finalmente, pare proprio che quest’inverno ce lo siamo lasciati alle spalle. Dopo
Marzo, un po’ pazzerello che ci ha regalato giornate di sole ma anche di acqua, inizia
Aprile. Scorgiamo i campi verdi pieni di margheritine, i peschi in fiore, riusciamo a
sentire il profumo della terra che cambia e si prepara alla fioritura, pronta a regalarci
fiori e frutta. E il mondo si colora, talora di toni soavi e delicati, talora di colori accesi
e brillanti: ma il filo conduttore è l’allegria e il buonumore di cui si tinge la natura che
ci circonda, riportata a nuova vita dal tepore del sole al mattino che scalda i cuori e
l’animo fino al tramonto. Decisamente la stagione più bella che è sinonimo di
rinascita e risveglio. La fioritura in atto in primavera meriterebbe un
approfondimento a 360°, poiché non è possibile vi parlerò del mio fiore preferito: il
tulipano.
Storia
Originario della Turchia, dove cresce spontaneamente, il suo nome deriva dal
greco turban che significa turbante, per la loro forma. Ma significa soprattutto amore
perfetto, l’incanto del primo amore. Nell’antica Persia (Iran) era considerato il fiore
degli innamorati: la leggenda narra che era tinto di rosso dal sangue dell’amato ed era considerato l’omaggio per eccellenza che un fidanzato dovesse offrire per dichiarare il
proprio amore.
Arrivò in Europa a metà del 500 grazie ad un ambasciatore viennese, dove non
seppero, però, coltivarlo adeguatamente: un droghiere non trovò di meglio da fare che
glassare i fiori. Un commerciante tedesco che ne aveva ottenuto una fornitura senza
sapere cosa fossero, li propose fritti o conditi come un’insalata. Finalmente, verso la
metà del secolo, i bulbi finirono nelle mani di un botanico austriaco che provocò un
interesse tale da far scoppiare una vera e propria mania. Tanto da diventare oggetto
di speculazione ed essere quotati in borsa. Divennero ricercatissimi e questo portò il
loro prezzo alle stelle, tanto che il governo olandese dovette promulgare una legge che
ne regolasse il costo.
Verso la metà del Seicento il fiore ritornò ad essere considerato come pianta lussuosa,
da giardino. La coltivazione dei bulbi su scala industriale passò dalla Turchia
all’Olanda, dove ancora, come sappiamo, occupa un ruolo fondamentale nell’economia
nazionale.
Come coltivare il tulipano
Il tulipano è una pianta bulbosa, significa che è dotato di un bulbo sotterraneo dalla
forma allargata alla base e appuntito all’apice. Hanno la caratteristica che una volta
terminata la fase vegetativa entrano in riposo: questo significa che possono essere
estratti dal terreno e conservati in reticelle, affinché non marciscano, riposti in un
luogo fresco e buio fino al successivo reimpianto. Così i vostri vasi saranno liberi di
essere adoperati con nuovi fiori e il vostro balcone sarà sempre colorato. I bulbi si
piantano da settembre a ottobre e fioriscono da aprile a maggio. La fioritura dura
qualche settimana e quando il fiore è appassito lo si recide mantenendo lo stelo finché
non secca, al fine di consentire l’accumulo delle sostanze nutritive nel bulbo che si
rigenera e si prepara alla successiva fioritura. In giugno i bulbi verranno estirpati,
ripuliti e messi ad asciugare al sole e all’aria per un giorno prima di essere conservati
per la prossima stagione di impianto. Necessitano di terreno ben concimato e non
calcareo, leggero e soffice e vanno innaffiati dalle 2 alle 3 volte la settimana
mantenendo il terreno umido senza eccedere, per non creare dannosi marciumi, anche
quando viene reciso il fiore. Il tulipano richiede posizione in pieno sole, ma si adatta
bene anche a mezz’ombra, ma riparati dal vento. I bulbi si interrano a 10/12 cm di
profondità e con una distanza di circa 15 centimetri l’uno dall’altro.