Chi è interessato a seguire un’alimentazione varia e salutare, dovrebbe ruotare il consumo di cereali in base alla stagione. E’ buona regola alternare avena, farro, riso, kamut quinoa, e così via, in modo da assumere i diversi nutrimenti e allo stesso tempo regolare l’intestino. Per avvicinarsi al vasto universo dei cereali consiglio due libri: La dieta dei cereali di Lisa Hark e Darwin Deen (Tecniche Nuove, 16.90 euro) e A tavola con il metodo Kousmine di Suzanne Preney e Brigitte Favre, ma ne parlerò meglio in un prossimo episodio.
Nel frattempo, diciamo che è preferibile scegliere prodotti integrali perchè i cereali lavorati perdono parte della corteccia esterna ricca di nutrimenti, in particolare le fibre. La dose di cereali consigliata è di almeno 30 grammi al giorno (una fetta di pane circa), alcuni sono più ricchi di fibre, come la crusca o i cereali che si consumano a colazione.
Proprietà dell’amaranto
L’Amaranto è un alimento altamente nutriente e versatile che può essere utilizzato in molte ricette. Tra le proprietà più interessanti dell’Amaranto, c’è la sua alta concentrazione di proteine, fibre e minerali come ferro, calcio e magnesio. Questo cereale può essere utilizzato per la preparazione di primi piatti, zuppe, contorni e persino dolci. In particolare, la farina di amaranto è utilizzata come alternativa senza glutine alla farina di frumento, in quanto contiene una maggiore quantità di proteine rispetto ad altri cereali senza glutine come il riso o il mais. L’Amaranto può anche essere utilizzato come sostituto del riso, delle patate e di altri cereali nella preparazione di torte salate, polpette e altre preparazioni. Le foglie di amaranto sono anche commestibili e possono essere utilizzate come ingrediente per preparare insalate o come contorno cotto al vapore o saltato in padella. In generale, l’Amaranto può essere un’ottima scelta per coloro che cercano di aumentare l’apporto proteico nella loro dieta, per i vegetariani e per coloro che seguono una dieta senza glutine.
Come scegliere l’amaranto da cucinare
L’amaranto è disponibile in diverse forme, tra cui in grani, farina e fiocchi, ed è possibile acquistarlo in molti supermercati e negozi di alimenti naturali. Quando si sceglie l’amaranto da cucinare, è importante controllare l’etichetta per assicurarsi che sia privo di additivi, conservanti o zuccheri aggiunti. Inoltre, è consigliabile scegliere l’amaranto biologico per garantire la sua purezza e il fatto che non sia stato esposto a pesticidi o altri prodotti chimici durante la coltivazione. In generale, gli amaranti interi hanno un sapore più intenso rispetto alla farina o ai fiocchi, ma richiedono anche un tempo di cottura più lungo. Inoltre, è importante conservare l’amaranto in un luogo fresco e asciutto per garantirne la freschezza e la qualità. Infine, se non si è sicuri di come utilizzare l’amaranto in cucina, si possono cercare ricette online o consultare libri di cucina specializzati per scoprire nuove idee e metodi di cottura.
Utilizzo dell’amaranto
L’amaranto, ancora poco conosciuto, ha un elevato contenuto di fibre, proteine, lisina, spesso carente nei cereali, e calcio (a parità di peso ne contiene più del latte). E’ anche ricco di oli polinsaturi benefici per il cuore, insomma, appartiene alla serie di cereali che periodicamente è bene consumare. Per questo vi propongo la ricetta.
AMARANTO versione mediterranea
200 gr di amaranto
acqua
olio evo
1 cucchiaino di sale marino integrale
6 cm di alga kombu
200 gr di tonno
6 pachino
3 pomodori secchi
capperi
cipollotto
Nella confezione è indicata la quantità di acqua che serve a cuocere il cereale, di solito servono 2 parti di acqua per lo stesso volume di amaranto. Lavatelo sotto il getto del rubinetto e cuocetelo per 30 minuti in acqua arricchita da un cucchiaino di sale e se vi riesce di trovarla da un pezzetto di alga kombu. Per capire quando è pronto assaggiatelo, deve essere tenero ma croccante. Spegnete il fuoco e lasciatelo riposare 10 minuti ancora in modo che i grani assorbano altra acqua, infine scolatelo e lasciatelo raffreddare completamente, togliendo anche l’alga.
Potete cuocere l’amaranto anche il giorno prima e poi condirlo quando vi serve, resterà umido senza seccarsi del tutto.
Condite in una terrina il tonno con l’olio, i capperi e i due tipi di pomodoro tagliati a pezzettini, consiglio di non salare il composto, di per se già abbastanza sapido, ma è sempre meglio assaggiaee e decidere secondo il proprio gusto.
Nel frattempo, con una forchetta, schiacciate e amalgamate bene tutti gli ingredienti, aggiungete il cipollotto fresco tagliato finissimo e componete il piatto usando l’amaranto come base e mettendo sopra il condimento. Guarnite come preferite e finite con un giro d’olio.